Cortile di Santa Chiara

gio. 07 / 07 / 2022

ore 21.15

Biglietti

Intero 10€ • Ridotto 8€

Riduzioni: studenti UNIURB + ISIA + ABA, soci CTU Cesare Questa, abbonati Teatro Battelli, soci Club Unesco Urbino e Montefeltro, under 18, over 65

POSTO UNICO NON NUMERATO

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TEATRO DEI BORGIA

Giacomo

ANTEPRIMA REGIONALE

Giacomo Matteotti è stato un politico e giornalista antifascista. Nel giugno 1924 fu rapito e ucciso per ordine di Benito Mussolini. Lo spettacolo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. 

Elena Cotugno, due nomination agli UBU e premio Maschere del Teatro, presta la sua voce e il suo corpo al parlamentare socialista.

“Nel caso di Giacomo il fantasma che vogliamo far apparire non è Matteotti ma il discorso politico, quello vero, incisivo, che si fa destino nella vita degli uomini e storia in quella dei popoli. Il lavoro è incentrato sui verbali integrali di due sedute dell’Assemblea parlamentare che definiscono il rapporto di Giacomo Matteotti con il fascismo. Con Giacomo cerchiamo di portare il nostro teatro, che intendiamo come intervento d’arte drammatica in ambito politico, in un territorio di commistione col reale, come già avevamo fatto con Medea per strada e La Città dei Miti, ma nella direzione inversa: portando cioè il documento storico e il discorso politico nei
teatri, perché crediamo che, se il teatro vuole riprendersi il suo posto nella polis, sui palcoscenici debbano prendere corpo le parole attorno a cui si costruisce la comunità politica, le parole che sono a fondamento della Repubblica.
Attraverso una liturgia scenica sul conflitto tra violenza e libertà, che è a un tempo un parossistico training d’attrice, Elena Cotugno sviluppa un lavoro sul personaggio lontano dalla tradizione italiana della “maschera”, sia parodistica sia documentaristica, e dà il suo corpo di donna ai due discorsi di Matteotti, l’ultimo dei quali segna la vittoria del fascismo e lo stupro della prima acerba democrazia italiana.”

“Si può fare teatro raccontando il giorno in cui apparve il fantasma, facendo
finta che ci sia il fantasma o cercando di far apparire il fantasma.
Quest’ultimo è un po’ da matti, ma è l’unico cimento che ci interessa.”
TB

un progetto di Elena Cotugno, Gianpiero Borgia

parole di Giacomo Matteotti e Interruzioni d’Aula

con Elena Cotugno

costumi di Giuseppe Avallone

artigiano dello spazio scenico Filippo Sarcinelli

ideazione, regia e luci Gianpiero Borgia

coproduzione ETB e Artisti Associati Gorizia

con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti, Fondazione Filippo Turati